Raffaella Maria, nel corso della sua vita, scrisse a profusione:sia per motivi istituzionali, legati alla fondazione e al consolidamentodell'Istituto, sia perché "scrivere" era per lei naturale, un'ulteriore via d'intimità con Dio e di comunione con le consorelle, con i parenti e i conoscenti.
"Un uso facile delle penna", diremmo oggi, precisando immediatamente che Raffaella Maria non ebbe mai pretese letterarie: da molti suoi scritti emergono, infatti, spontaneità e stile familiare,mancata strutturazione dei contenuti e irregolarità sintattiche.
Si trattò, quindi, di un dono, posto anch'esso al serviziodel Cuore di Cristo, per tracciare con grafia limpida e fermaper se stessa e gli altri, messaggi di speranza ed inviti alla santità.
Gli scritti di Raffaella Maria,a seconda della tipologia, sono archiviatisotto due voci: epistolario ed appunti spirituali.
Epistolario.E' una raccolta di 2282 lettere che abbracciaun periodo che va dal 1873 al dicembre del 1924:si tratta di lettere inviate alle consorelle, ai familiari, a laici vari,a religiosi ed ecclesiastici, tra cui il pontefice Leone XIII.
Appunti spirituali.E' una raccolta di 76 documenti scritti dal 1877 al 1914:si tratta di quadernetti, fogli sciolti e spazi di carta stampata su cuiRaffaella Maria fissò il suo intimo dialogo con Dio e la sua esperienza spirituale.A questa raccolta appartengono anche gli autografi, frasi che Raffaella Maria riprese, secondo la sua sensibilità, dalla liturgia e dalla tradizione cristiana.
La Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù consapevole della forza evangelizzatrice di questi scritti ne divulga "frammenti",per delineare la personalità della Santa e gli aspetti costitutivi dell'Istitutoe per far gustare, degli stessi, la dimensione profetica e l'attualità.