I consigli evangelici di Castità, Povertà e Obbedienzasono meravigliosi doni dello Spirito Santo che,vissuti secondo il carisma e la spiritualità della Congregazione,"danno forma" alla vita dell'Ancella e della comunità.
Vivere il dono della Castità è mettere al centro della propria vita affettiva Dio.Dall'Eucaristia "celebrata" e "adorata" all'Eucaristia "vissuta",dalla contemplazione al servizio che vede Cristo in ogni uomo,per l'Ancella, tutto è tempo d'incontro con l'Amato.
Vivere il dono della Povertà nell'amore fraterno che deriva dall'Eucaristiapermette di sperimentare e mostrare che è possibile la comunione tra gli uomini.L'Ancella, infatti, condivide ciò che è e ciò che hacon la comunità e, tramite essa, con i fratelli:ciò libera dai desideri di possesso, potere o prestigio.
Vivere il dono dell' Obbedienza in modo attivo e responsabilesuppone la ricerca della volontà salvifica del Signoreattraverso il discernimento personale e comunitario.Nella fedeltà alle Costituzioni e al Magistero della Chiesa,disponibile alla mediazione umana della Superiora,l'Ancella si apre ai desideri del Cuore di Cristoe, insieme con le consorelle, s'impegna a realizzarli nelle circostanze concrete della storia.
Vivere questa Castità, questa Povertà e questa Obbedienza,permette all'Ancella di essere profezia del Regnoe risposta educativa per l'uomo di oggi,orientando ad una vita che sia ordinata negli affetti,libera dal materialismo, solidale e piena di senso.La Buona Notizia, che è il Vangelo, è per tuttied è "Via alla Santità".