Alla scuola di Sant'Ignazio
Quali sono le idee-forza che guidarono Raffaella Maria del Sacro Cuore verso Dio?
Cándido de Dalmases S.J., con questo testo, risponde chiaramente alla domanda, utilizzando in gran parte gli appunti spirituali e alcune lettere della santa. Scrive: «La Madre seguì sempre la spiritualità ignaziana adattandola alla sua vocazione specifica». Spiritualità ignaziana vuol dire, per lo meno in generale, spiritualità degli Esercizi. Gli Esercizi suggeriscono alla Madre Sacro Cuore come farsi santa. Li chiamava "estate dell'anima", perchè in essi si trovava il riposo di cui il suo spirito aveva bisogno e un'occasione per fortificarsi in vista delle prove future.
Gli esercizi spirituali di Sant'Ignazio vogliono orientare l'uomo verso Dio. Iniziano mettendogli avanti la sua origine e il suo destino perché veda in Dio il suo principio e il suo fine ultimo e, nel compimento dei piani del Signore, il mezzo necessario per salvarsi. Nemico di questi piani è il disordine delle passioni, da cui nasce il peccato. Non si raggiunge il fine quando tutto il nostro essere si orienta verso le creature. L'uomo peccatore non dimentichi però che vi è un Redentore, che si è immolato per lui, per salvarlo dalla sua condizione di peccato. Chi conosce il valore del sacrificio di Gesù Cristo, piange i suoi peccati passati, cerca di rinnovare la sua vita, cambia realmente le sue disposizioni verso il peccato, rientrando nell'amore voluto da Dio. Gesù è il Riparatore della natura decaduta.
La Madre Sacro Cuore così intese gli esercizi spirituali di Sant'Ignazio e vi adattò il suo piano di vita spirituale: restare sempre fedele a Dio in tutti gli avvenimenti della vita. E' l'incondizionato «Sì» dell'Ancella.