Gli Esercizi Spirituali Ignaziani
Le Ancelle del Sacro cuore di Gesù vivono in prima persona, ogni anni gli Esercizi Spirituali Ignaziani ed offrono dei corsi di esercizi a presbiteri, consacrati e laici. Come già detto, la spiritualità della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù si avvale della spiritualità ignaziana.
Gli Esercizi Spirituali Ignaziani sono, di fatto, un "dono di Dio alla Chiesa".
L’aggettivo ignaziani, che qui usiamo, ne fa risalire l’origine a Ignazio di Loyola, il quale negli anni 1521-1522 ha vissuto un’esperienza interiore che gli ha permesso di offrire ai suoi compagni una metodologia precisa e dei contenuti specifici. Già quando Ignazio studiava a Salamanca c’erano stati dei segni di vita comunitaria, ma un’esperienza comunitaria duratura nasce solo al tempo dell’Università a Parigi, dove ricorda Pietro Favre condividevano tutto: “Vivevamo sempre insieme, ripartendo la camera, la mensa, la borsa” (Memoriale, par. 8). L’esperienza spirituale di Ignazio è stata una vera e propria “scuola di vita apostolica”, che ha permesso prima una sana vita spirituale comunitaria tra tre studenti universitari e in seguito, sempre a Parigi, con altri sette, portando così il gruppo dei primi compagni a dieci. Anche per questi motivi l’esperienza interiore vissuta da Ignazio è diventata nella Chiesa una vera e propria “sorgente di grazie” per tutti, laici, religiose e sacerdoti. Dobbiamo ricordare che Ignazio ha vissuto l’esperienza degli spiriti prevalentemente durante la sua convalescenza da una brutta ferita di guerra e quindi da laico. Quella sua esperienza di discernimento degli spiriti e del riconoscimento dello spirito buono da quello cattivo, Ignazio l’ha organizzata in un percorso di trenta giorni, che ha chiamato poi “Esercizi spirituali”. Gli esercizi di sant’Ignazio sono stati messi a servizio della Chiesa e sono diventati con il tempo una grazia per tutti coloro che vi sono stati chiamati da Dio. La caratteristica degli esercizi di Ignazio è di essere un itinerario di preghiera, di meditazione, di discernimento, non solo un itinerario di predicazione. Oggi si parla spesso di esercizi, ma a volte con “esercizi” si indica un percorso di aggiornamento teologico o un corso di spiritualità oppure solo un pellegrinaggio. In realtà gli esercizi di sant’Ignazio sono qualcosa di molto preciso e di ben definito dal loro autore. Se si volesse spiegare oggi cosa sono gli esercizi di Ignazio, in altre parole l’itinerario che Ignazio ha strutturato in trenta giorni e proposto ai suoi esercitanti, si potrebbe dire che è “un itinerario di preghiera, che porta a diretto contatto con Dio e all’esperienza della rivelazione, attraverso la Parola di Dio e l’accompagnamento di una guida”. Gli esercizi completi di Ignazio si svolgono in quattro tappe, chiamate dal loro autore “settimane”. Ogni settimana corrisponde ad un momento della vita spirituale: la prima riguarda la purificazione e la conversione, la seconda il discernimento e l’elezione, la terza la fortificazione e la sequela di Cristo, la quarta la gioia cristiana e la contemplazione dell’azione dello Spirito. In queste quattro tappe, la base è la contemplazione della vita di Gesù e dei suoi misteri, con un itinerario che porta l’esercitante a scoprire la volontà di Dio su di lui e sulla sua vita. Una conoscenza della volontà di Dio che per essere autentica deve essere accompagnata o seguita da una volontà di collaborazione con lui. L’itinerario degli esercizi porta la persona a una preghiera contemplativa e a un’esperienza di discernimento degli spiriti, fino alla conoscenza della volontà attuale di Dio sulla sua vita.